Antiche civiltà: i Sumeri
I sumeri costituiscono una delle civiltà più antiche analizzate dalla storia del costume, questo popolo la cui origine si perde nella notte dei tempi si colloca geograficamente in mesopotamia in prossimità della foce dei due fiumi Tigri ed Eufrate.
Anche per queste antiche civiltà l’abbigliamento costituisce un segno di riconoscimento ma soprattutto di distinzione, attraverso l’abito è possibile individuare la posizione sociale occupata dall’individuo che lo indossa.
La storia dell’arte ci ha tramandato suggestive immagini delle opere architettoniche lasciateci da questo popolo come le Ziggurat o di opere di notevole pregio artistico come lo stendardo di Ur.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, presso questo popolo era in uso l’arte della tessitura. L’abbigliamento tradizionale era costituito inizialmente da tuniche in lana pesante che, nel corso dei secoli, furono sostituite da leggeri gonnellini stretti alla cintola decorati con fiocchi trecce e nastri.
Elemento comune nell’abbigliamento di uomini e donne era una tunica lunga fino alla caviglia con maniche corte e aderenti su cui venivano sovrapposte sciarpe con frange o ricchi mantelli a forma di scialle riccamente ornati.
La ricchezza dell’abbigliamento e delle decorazioni, che riproducevano spesso i colori e la preziosità delle opere pittoriche e scultoree, permettevano di distinguere i diversi gradi dei dignitari.
Anche il popolo vestiva in maniera simile anche se in modo più semplice.
Molta importanza veniva data alla capigliatura e agli accessori, gli uomini e le donne raccoglievano i capelli in piccolissimi ricci insieme a fili e povere d’oro, anche se le capigliature delle donne erano meno voluminose di quelle degli uomini.
Infine sia uomini che donne ornavano i loro vestiti con bracciali, cavigliere, orecchini e collane preziose dalla squisita manifattura, grazie alla grande abilità di questo popolo nel lavorare i metalli.
Persino il trucco era già conosciuto presso questo popolo e le donne dell’epoca non mancavano di farne uso.
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